L’importanza della Ricerca e Sviluppo nella divisione KALI
Come nasce un prodotto della divisione KALI? Quanto è importante il cliente e quanto è importante stabilire un rapporto di collaborazione? Abbiamo posto alcune domande alla dottoressa Zagni, responsabile del reparto Ricerca & Sviluppo dell’azienda, la quale ci mostra il lungo percorso di nascita di un prodotto, come il ritardante di fiamma MG 20-13.
Prodotti per soddisfare le esigenze di mercato
La divisione KALI si è inserita nel mercato dei semilavorati in legno, come pannelli truciolari e di compensato, offrendo prodotti in grado di rispondere alle diverse esigenze sia impiantistiche che normative, come flame retardants per l’ignifugazione, catchers di formaldeide, per limitare ulteriormente la volatilizzazione della formaldeide, ed infine catalizzatori per colle.
Abbiamo chiesto alla dottoressa Zagni di indicarci il percorso di nascita di un prodotto della divisione KALI e come un rapporto di collaborazione con il cliente sia necessario per il perfezionamento continuo del prodotto.
“Cosa c’è dietro alla nascita e sviluppo di un prodotto?”
“Quando si studia un nuovo prodotto, il percorso è articolato: spesso parte da un’indagine di mercato dove captiamo la necessità reale dei potenziali clienti, oppure parte proprio da uno o più clienti che si rivolgono a ProPHOS Chemicals per trovare una soluzione ad una sua esigenza: così è stato per il flame retardant MG 20-13. Da una singola richiesta siamo riusciti a captare un bisogno di tanti e ci siamo focalizzati sullo sviluppo di questo prodotto.
Il percorso di nascita fino alla realizzazione su impianto del prodotto è un processo a step che coinvolge tantissimi soggetti. In un primo momento, il reparto R&D studia ed esamina come poter sviluppare un prodotto, analizzando le tante variabili coinvolte nel progetto, fino ad una fase più concreta, dove vengono messi in pratica gli studi e le analisi, fornendo al cliente alcuni prototipi.
Il contributo fondamentale del reparto produttivo arriva nel momento in cui i prototipi vengono testati sugli impianti: grazie al forte know-how del Personale di Produzione, riusciamo così a perfezionare le formulazioni arrivando a creare un prodotto competitivo e facilmente riproducibile.”
“Si può dire che una volta testato il prodotto sia finito?”
“No, il percorso non finisce qui perché una volta perfezionata la formula e condotti tutti i test possibili, si passa ad un vero e proprio test con il cliente, che valuta l’effettiva fattibilità dell’utilizzo del prodotto e la sua qualità. Possiamo dire che questa fase è la più ricca di informazioni e contenuti: avendo un rapporto di collaborazione con i nostri clienti, riusciamo a fornire un prodotto di qualità, ma soprattutto adatto alle specifiche esigenze di facilities.
Proprio da questi scambi professionali è nata l’opportunità di produrre il flame retardant MG 20-13 fine, una formulazione con distribuzione granulometrica più ridotta e concentrata sulle “piccole” dimensioni, capace di adattarsi meglio a specifiche esigenze produttive ed impiantistiche, in grado così di risolvere le problematiche che possono crearsi nel sistema di miscelazione, dovute alla grandezza del granulo. Senza questo rapporto di collaborazione costante non saremmo arrivati in tempi così brevi a captare questo tipo di esigenza e a fornire una soluzione di alta qualità.”
Quali sono state le sfide maggiori per il flame retardant MG 20-13?
“Nel corso degli ultimi anni abbiamo accolto le diverse sfide come delle opportunità per migliorare e per offrire ai clienti un prodotto ad alto valore e ad alte prestazioni.
In quest’ottica abbiamo prima affrontato un percorso di miglioramento del prodotto in termini di titolo e purezza, potendo così competere non solo nel mercato italiano ma anche estero con un prodotto di alta qualità, un percorso lungo ma che ci ha portato moltissime soddisfazioni, come le certificazioni sui pannelli ignifughi che sono state conseguite da diversi nostri clienti, che hanno utilizzato proprio il ritardante di fiamma MG 20-13.
Una volta migliorata la formulazione abbiamo poi puntato sul perfezionamento della distribuzione granulometrica. A seguito di alcuni feedback dei nostri clienti, abbiamo costatato che MG 20-13 non era perfettamente adattabile a tutti gli impianti: a questo proposito abbiamo perfezionato la grandezza del granulo dando vita ad un nuovo prodotto KALI MG 20-13 fine, riuscendo così a soddisfare un bacino di clienti più ampio data una maggiore applicabilità durante la miscelazione”.
“Infine, è fondamentale il rapporto con il cliente?”
“Per la divisione KALI, direi che è essenziale.
Ascolto e confronto sono le parole giuste per descrivere il rapporto che si instaura: senza ascolto non saremmo in grado di fornire il prodotto ottimale ed allo stesso tempo senza confronto non potremmo perfezionarlo secondo le esigenze impiantistiche di ogni singolo cliente.
Potrei dire che lo stretto rapporto di collaborazione è un valore aggiunto di tutto il processo di sviluppo e realizzazione di un prodotto KALI, perché è questo che ci permette di fornire un prodotto di qualità e fruibilità garantite”.
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